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Luci del Sud: il viaggio incantato delle luminarie salentine al Panorama Festival

Un’arte fatta di luce

Nel cuore del Sud Italia, quando cala il sole e il cielo si tinge d’arancio, accade qualcosa di antico e sorprendente. Le strade, le piazze, le chiese e – oggi – anche i festival si accendono di colori e geometrie luminose che sembrano raccontare storie sospese nel tempo. Sono le luminarie salentine, una delle forme d’arte popolare più affascinanti e iconiche della tradizione mediterranea.

Nate come decorazioni festive per accompagnare eventi religiosi, patronali e popolari, le luminarie hanno origini che affondano nel Settecento, quando si utilizzavano inizialmente fiaccole, poi lanterne, fino ad arrivare all’elettricità. Col passare del tempo, l’arte delle luminarie si è evoluta in un linguaggio estetico proprio, combinando architettura effimera, design, artigianato e innovazione tecnologica.

Il Salento, terra di pietra e luce, è diventato il cuore pulsante di questa tradizione, esportandola in tutto il mondo. E proprio da qui arriva Mariano Light, la famiglia che da quattro generazioni “cattura i segreti della luce” e trasforma città, eventi e festival in esperienze sensoriali uniche.


Mariano Light: 125 anni di magia visiva

Fondata nel 1898, Mariano Light è la storica azienda salentina che ha trasformato l’arte delle luminarie in un vero e proprio spettacolo globale. Dai quartieri di Londra alle celebrazioni di Tokyo, dai festival internazionali ai musei d’arte contemporanea, le creazioni della famiglia Mariano combinano artigianato tradizionale, storytelling visivo e tecnologia LED d’avanguardia.

Il loro portfolio è un viaggio attraverso mondi di luce: gallerie infinite, cattedrali temporanee, tunnel caleidoscopici, rose luminose che sbocciano nel cielo. Ma ogni installazione nasce da un’identità ben precisa: quella della tradizione salentina, reinterpretata con uno sguardo contemporaneo e visionario.


Quando la musica incontra la luce

Dal 2024, Panorama Festival ha voluto che la luce diventasse parte dell’esperienza sonora in un modo peculiare, trovando una sula identità, vincolata a quella della storia del territorio.. Così è nata la collaborazione con Mariano Light, le cui decorazioni luminose al festival si sono fusi in una sinfonia visiva senza precedenti.

Il risultato? Un’identità visiva che ha reso il festival non solo un evento musicale, ma un rituale estetico e culturale.


Perché raccontare questa luce?

Parlare delle luminarie oggi significa riappropriarsi di una narrazione visiva che unisce passato e futuro. In un’epoca di esperienze effimere e digitali, la materialità delle strutture luminose di Mariano Light ci ricorda il valore dell’artigianato, della bellezza condivisa, di un effetto che non passa mai di moda.

E per chi partecipa al Panorama Festival, questa luce è anche memoria: un punto d’incontro tra le radici del Sud e le vibrazioni globali della club culture. Una lanterna che guida i passi della notte, fino al sorgere del giorno.